Purificatore a ozono per l’acqua? Attento: non funziona come ti dicono
- Simone Moscato
- 16 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Negli ultimi anni, i dispositivi a ozono sono diventati una moda.
Li trovi ovunque: nelle pubblicità sui social, nelle televendite, persino nei mercatini. Ti promettono miracoli.
“Purifica l’acqua”, “elimina pesticidi e metalli pesanti”, “trasforma l’acqua del rubinetto in acqua pura”.
Ma c’è un piccolo problema: sono tutte bugie.
In questo articolo voglio spiegarti in modo chiaro, semplice e scientificamente corretto perché il trattamento dell’acqua con ozono non è adatto all’uso domestico, e soprattutto non è in grado di fare quello che ti promettono.
Cos’è davvero l’ozono e cosa può fare
L’ozono (O₃) è una molecola composta da tre atomi di ossigeno. È un gas altamente instabile e reattivo, e per questo motivo ha un fortissimo potere ossidante.
Questo lo rende utilissimo in diversi ambiti:
È perfetto per sanificare ambienti chiusi, come studi medici o palestre,
È molto usato per eliminare odori persistenti (per esempio da fumo o muffa),
Viene impiegato per disinfettare superfici e tessuti (infatti è efficace nel lavaggio dei capi in lavatrice),
È utilizzato in ambito industriale per trattamenti temporanei dell’acqua con attrezzature complesse e controllate.
Tutto vero. Ma…
Quando si tratta di depurare l’acqua potabile di casa, le cose cambiano. E parecchio.
Perché il trattamento dell’acqua con ozono non è efficace in ambito domestico
La verità è che l’ozono non è in grado di eliminare pesticidi o metalli pesanti, e se usato in modo scorretto può addirittura generare sottoprodotti tossici.
Vediamo insieme, punto per punto, perché non può funzionare come “depuratore acqua domestico”.
1. L’ozono non disgrega i pesticidi presenti nell’acqua
I pesticidi sono composti chimici stabili, progettati per resistere a condizioni ambientali estreme (sole, pioggia, agenti biologici).
Le loro molecole sono complesse e non si degradano facilmente.
Per eliminarli servono processi chimico-fisici avanzati come:
Fotocatalisi con UV e catalizzatori metallici,
Ossidazione avanzata (con perossido d’idrogeno + UV),
Filtri a carbone attivo ad alta densità,
Osmosi inversa a più stadi.
L’ozono, da solo, non è sufficiente.
Lo conferma anche l’EPA – Environmental Protection Agency: nei suoi studi, afferma che l’ozono può ridurre parzialmente alcuni contaminanti organici, ma non riesce a eliminare i pesticidi in modo sicuro senza combinazioni di trattamenti (fonte: EPA – Ozone Disinfection in Drinking Water).
2. L’ozono non fa precipitare i metalli pesanti
C’è chi ti dice: “Con l’ozono i metalli si aggregano e precipitano. Poi li bevi più puri!”
Niente di più falso.
Metalli come arsenico, piombo, mercurio o cromo sono presenti nell’acqua in forma ionica, completamente disciolti.
L’ozono non reagisce in modo tale da modificarne la solubilità, né da trasformarli in forme filtrabili.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per rimuovere i metalli pesanti servono:
Resine a scambio ionico,
Filtri con supporti selettivi,
Osmosi inversa,
Precipitazione chimica con idrossidi o altri reagenti.
Il trattamento dell’acqua con ozono non è indicato per questi scopi (fonte: WHO – Guidelines for Drinking-water Quality, 4th ed.).
3. L’ozono ha un tempo di vita brevissimo
L’ozono è molto reattivo, ma anche molto instabile.
In acqua si decompone in pochi minuti, soprattutto se:
La temperatura è alta,
Il pH è neutro o basico,
Sono presenti sostanze organiche (che lo “consumano” subito).
Questo significa che non hai controllo reale su cosa fa una volta iniettato nell’acqua. Potrebbe reagire con una sostanza innocua, e lasciarne intatta una pericolosa.
Oppure, peggio ancora, potrebbe generare reazioni collaterali non previste…
4. Può creare sottoprodotti tossici come i bromati
Se l’acqua contiene bromuri (frequenti in molte falde acquifere e nelle acque di rete in zone costiere), l’ozono può trasformarli in bromato, una sostanza classificata come potenzialmente cancerogena (fonte: IARC – International Agency for Research on Cancer, Gruppo 2B).
Sì, hai capito bene: un trattamento mal calibrato può peggiorare la qualità dell’acqua.
E pensare che volevi solo berla più tranquillo…

Il marketing dei purificatori a ozono: tra ignoranza e mala fede
Perché allora si vendono ancora questi dispositivi?
Semplice: perché il marketing dell’ozono suona bene.
È una parola “tecnica” e affascinante,
È un gas naturale, quindi “green”,
Evoca qualcosa di puro e potente.
Il problema è che spesso:
Chi lo propone non ha competenze tecniche,
Non esegue nessuna analisi chimica dell’acqua,
Non è in grado di mostrarti dati, confronti o certificazioni,
Evita accuratamente di parlare dei limiti, puntando solo su effetti scenici (bolle, odori, lucine…).
In pratica, ti vendono fumo.
E te lo fanno pagare caro.
Depuratore acqua domestico: cosa funziona davvero
Se vuoi depurare davvero l’acqua del tuo rubinetto, devi affidarti a sistemi progettati per rimuovere inquinanti specifici, testati e certificati.
E soprattutto, devi partire dai dati.
Ogni casa è diversa. Ogni acquedotto è diverso. Ogni impianto richiede una soluzione ad hoc.
Ecco perché l’analisi dell’acqua è il primo passo obbligato.
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La presenza o meno di nitrati, metalli pesanti, cloro residuo,
Le sostanze che potrebbero alterare gusto, odore, colore,
Il carico organico dell’acqua (indice di potenziali batteri o muffe),
Le eventuali anomalie invisibili a occhio nudo.
Il tutto spiegato in modo semplice, trasparente e senza impegno.
Non affidarti alle mode. Affidati alla scienza.
Bere acqua buona non è un lusso. È un diritto.
Ma non puoi scegliere il giusto depuratore acqua domestico se prima non conosci la situazione reale del tuo impianto.
E sicuramente non puoi basarti su un gas instabile che promette miracoli, ma che in realtà:
Non elimina i pesticidi,
Non fa precipitare i metalli,
Può generare composti tossici,
E non è efficace in ambito domestico.
Conclusione: vuoi davvero capire cosa bevi? Richiedi lo SplashTest
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