Bambini Cyborg: L’origine di una nuova specie?
- Simone Moscato
- 18 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Sembra fantascienza, eppure gli studi dell'Ospedale Fatebenefratelli di Roma e del Politecnico delle Marche ci dicono che è realtà.
“E' come avere un bimbo cyborg: non più composto solo da cellule umane, ma misto tra entità biologica e entità inorganiche.Le madri sono rimaste scioccate", commenta Antonio Ragusa, primo autore dello studio e direttore Uoc ostetricia e ginecologia Fatebenefratelli.

Ti starai chiedendo di quale entità inorganica che renderà questi bambini cybor si stia parlando…
Hai mai pensato che un pezzo di plastica potesse finire dentro di noi prima ancora di nascere?
Hanno trovato microplastiche nelle placente, e questa notizia ha fatto il giro del mondo.
Non è un film, è la nostra vita, e i nostri bambini che stanno arrivando potrebbero essere chiamati "bambini cyborg", come ha detto il primario del Fatebenefratelli di Roma. Non suona bene, vero?
Queste microscopiche particelle di plastica, che ci arrivano soprattutto dalle bottiglie d'acqua che lasciamo riscaldare al sole, si insinuano ovunque, anche dove non vorremmo mai che fossero.
Pensaci un attimo: ogni volta che prendi una bottiglia d'acqua esposta al calore, potresti aumentare il rischio che queste particelle si aggiungano al tuo corpo e a quello dei tuoi figli.
Ma non finisce qui. Qualcosa di ancora più sorprendente (e preoccupante) avviene ogni volta che svitiamo il tappo di una bottiglia di plastica.

Questo gesto semplice, qualcosa che facciamo automaticamente ogni giorno, può effettivamente generare microplastiche.
Immagina: ogni volta che apri una bottiglia, l’azione meccanica di svitare il tappo può creare piccolissime particelle di plastica che finiscono direttamente nell’acqua che stai per bere.
Queste particelle sono così minuscole che una volta ingerite possono facilmente permeare le pareti intestinali e viaggiare nel nostro flusso ematico. La situazione diventa ancora più seria quando parliamo di donne in gravidanza.
Durante questo periodo delicato, il corpo condivide sostanzialmente tutto con il feto in via di sviluppo. Ciò significa che anche queste microplastiche, nate da un gesto quotidiano come bere acqua, possono attraversare la barriera placentare e raggiungere il bambino.

Questo rende ancor più essenziale la scelta dell’acqua che beviamo e la modalità con cui la consumiamo. Proteggere noi stessi da queste particelle invisibili ma pervasive diventa una priorità, soprattutto per le donne in gravidanza che devono pensare alla salute non solo propria ma anche del bambino che stanno portando in grembo.
È un fatto che preoccupa, ma non è detto che dobbiamo accettarlo passivamente. C'è un modo per combatterlo, e inizia dalla scelta dell'acqua che beviamo.
Installare un purificatore d'acqua a casa tua non è solo un'azione per migliorare il gusto dell'acqua o per comodità. È una scelta consapevole per proteggere la nostra salute e l'ambiente.
Non lasciare che le microplastiche definiscano il futuro dei nostri bambini.
Scopri di più sul mio blog e richiedi lo SplashTest, un test gratuito che ti aiuterà a capire come rendere l'acqua che bevi sicura e pulita. E se decidi di installare un purificatore, potrai dire addio non solo alle microplastiche ma anche al rischio "cyborg" per i tuoi figli.
Fai una scelta per te e per loro. Inizia oggi stesso.

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